Speciale Halloween: tour ai fantasmi di Roma (parte 2)

Se siete appassionati di esoterismo, brividi e misteri, allora non perdete questo tour ai fantasmi di Roma. Un itinerario che vi farà guardare il centro storico della capitali con occhi diversi!

In questo articolo proponiamo la seconda parte del nostro tour ai fantasmi di Roma. Se vuoi leggere la prima parte dell’itinerario, e goderti così l’esperienza completa, leggi prima questo articolo.

Il nostro itinerario dura circa due ore, e vi permetterà di ripercorrere i passi e la storia dei personaggi più controversi che hanno dato vita alle leggende spettrali della capitale. Potrete quindi visitare i luoghi infestati più significativi, e vivere così un’esperienza originale nella Roma esoterica, con un tocco di magia e mistero e che va ben oltre i confini del tempo.

Dove eravamo rimasti?

Vicolo delle Grotte, il fantasma di Cagliostro

Il nostro itinerario prosegue con la quinta tappa, e ci spostiamo al Vicolo delle Grotte, nelle vicinanze di Piazza Campo de’ Fiori, dietro piazza Farnese. La leggenda che lega questa via al sesto fantasma del nostro tour vede protagonista la vita tumultuosa del Conte di Cagliostro, ovvero Giuseppe Balsamo, noto esoterista, alchimista e truffatore. Insieme a lui anche la sua giovane moglie Lorenza Serafina Feliciani, una prostituta che lo accompagnò in viaggio per l’Europa.

Cagliostro fu arrestato e condannato per una serie di reati, tra cui quello di eresia, ricevendo una condanna all’ergastolo e venendo rinchiuso in una cella senza porte. Dopo la sua morte, la leggenda vuole che il suo fantasma vaghi per i vicoli di Trastevere a Roma, chiamando disperatamente il nome della moglie. Lorenza, invece, fu assolta dalle accuse e relegata in un convento, dove visse in condizioni difficili e con il rimorso per le accuse mosse contro suo marito.

Secondo la leggenda è possibile incontrare i fantasmi dei due coniugi proprio in vicolo delle Grotte, dove viveva Cagliostro e luogo in cui conobbe, in una casa di appuntamenti, la moglie appena diciassettenne. Le presunte testimonianze dichiarerebbero di aver visto una donna con il volto coperto da un velo, accompagnata dalle risate di suo marito, mentre urla invocando il suo nome.

Le apparizioni sarebbero più frequenti in autunno e in inverno, soprattutto nei pressi dell’edificio al civico 22, attribuito alla famiglia Cardelli, che reca un’insegna “Intra fortuna manendum” (“Non ti approfittare della fortuna”).

Pantheon, fantasma di re Umberto I

Mentre si percorre via di Pietra dal Corso e si giunge al Pantheon, ci si sofferma su una leggenda di un fantasma particolare, ovvero quello del re Umberto I. Umberto I fu assassinato a Monza nel luglio del 1900 dall’anarchico Gaetano Bresci con tre colpi di rivoltella. Sebbene il corpo del re sia sepolto nel Pantheon insieme ad altri reali d’Italia, il suo fantasma pare aggirarsi proprio sotto il colonnato. Si dice persino che si sia avvicinato a una guardia per riferire un misterioso messaggio, il cui contenuto non sarebbe mai stato svelato. La prova che fosse un fantasma? Una bruciatura sulla manica del malcapitato testimone di questa inquietante apparizione.

Piazza di Spagna, i fantasmi di John Keats e Percy Shelley

Percorrendo via del Corso, giungiamo ora a Piazza di Spagna, dove si dice che il fantasma di John Keats, un poeta londinese, vaghi di notte. Keats visse gli ultimi mesi della sua vita nel 1821 in un appartamento in questa zona. Nonostante il suo arrivo a Roma dopo un viaggio estenuante, durante il quale la sua nave fu bloccata nel porto di Napoli a causa di una quarantena, Keats non ebbe mai l’opportunità di vedere la città. Morì giovane a causa della tubercolosi, una malattia che aveva colpito la sua famiglia e che lui stesso aveva diagnosticato grazie ai suoi studi in medicina. Anche se l’aria di Roma gli era stata consigliata per alleviare le sue sofferenze, purtroppo non riuscì a scampare alla precoce morte. Il suo spirito, si racconta, sarebbe ancora presente nelle stanze dove trascorse gli ultimi momenti, oggi ospitate nel Keats and Shelley Memorial House, un museo dedicato ai poeti romantici a Roma.

Sorte simile, comunque, toccò anche al collega e amico Percy Shelley. Shelley era fuggito dall’Inghilterra a causa di conflitti familiari e rimorsi legati all’abbandono della sua prima moglie, Harriet, che si era tolta la vita. In Italia, l’artista visitò molte delle belle città italiane. Durante il suo soggiorno a Roma, si unì a Keats, offrendogli supporto artistico e conforto umano. Questo incontro tra le due menti creative, sebbene di breve durata, non passò inosservato alla gente del quartiere. I due poeti entrarono nel cuore dei cittadini, con Keats che, nella sua malattia, veniva accompagnato per la città da Shelley.

I due diventarono un vero e proprio simbolo nostalgico di quel Rione, e fu doloroso per la gente del posto apprendere che anche Shelley ebbe una fine tragica. L’artista, infatti, morì annegato per un naufragio avvenuto al largo delle coste livornesi. Da quel momento è convinzione popolare che gli amici si siano riuniti nel post mortem, trovando conforto a vicenda delle loro disgrazie. La leggenda vuole che le apparizioni dei loro fantasmi siano localizzate nel rione e all’interno della casa museo; tuttavia, pare che le anime dei due poeti abbiano trovato posto anche nel cimitero acattolico di Roma, nei pressi della Piramide Cestia.

Piazza del Popolo, il fantasma di Nerone

L’ultima tappa del nostro itinerario dedicato ai fantasmi di Roma, è viale del Muro Torto. Questa zona, fuori da Porta del Popolo, un tempo ospitava un cimitero destinato a coloro che non potevano essere sepolti in terra consacrata, tra cui prostitute, non battezzati, ladri e assassini. Questo cimitero era conosciuto come il “cimitero dei disperati“. Spesso i corpi non venivano nemmeno sepolti, ma gettati in fosse comuni senza lapidi, relegati perciò all’anonimato anche dopo la morte.

La fantasia popolare ha dato origine a molte leggende e superstizioni su questo luogo, data soprattutto l’atmosfera suggestiva e inquietante offerta dal muro pendente, che pare incombere sui passanti. Si racconta, non a caso, che di notte si manifestino vari fantasmi, tra cui due carbonai, Targhini e Montanari, decapitati in piazza del Popolo nel 1825. Si dice che essi vaghino lungo le mura con la loro testa in mano. Inoltre, si ritiene che gli spiriti irrequieti che infestano questa zona spingano le persone he si avventurano a commettere suicidio, così da avere compagnia nell’aldilà.

Inoltre, una delle leggende vuole che sia proprio l’imperatore romano Nerone il principale responsabile di queste presunte attività paranormali. La sua tomba, infatti, si trovava originariamente dove ora sorge la Chiesa di Santa Maria del Popolo. L’edificio venne costruito nel 1099, dopo un presunto esorcismo operato dai religiosi per allontanare l’anima dell’imperatore, considerato quasi come un Anticristo.

Si conclude così il nostro tour ai fantasmi di Roma, terminando la nostra passeggiata in una delle zone più centrali e turistiche della capitale. Se avete ancora voglia di gironzolare per la città, tappa obbligatoria è senza dubbio via del Corso, fino a raggiungere – perché no – l’Altare della Patria. O magari potreste dirigervi verso Villa Borghese, tra uno spuntino al volo, uno scorcio inaspettato, e un po’ relax in mezzo al verde… a voi la scelta!

Pubblicato il 31/10/2023

Valeria Girardi

Dal cognome veneto e dal sangue marchigiano, sono nata e cresciuta a Roma. Giornalista e traduttrice, amo scrivere, raccontare e viaggiare. Sempre pronta a esplorare luoghi insoliti e non convenzionali, quando si tratta di partire non mi tiro mai indietro. I road trip, i viaggi in treno e le destinazioni immerse nella natura sono ciò che più preferisco.

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