Nasce la Rete delle Città medievali italiane: il Medioevo diventa pop, al via gli eventi

Con la Rete delle Città Medievali Italiane l’ENIT e le Regioni vogliono potenziare l’offerta turistica italiana focalizzata sull’autenticità dei luoghi medievali.

Vitorchiano nella rete delle Città medievali italiane

Le città italiane, forti di una ricca storia, di una cultura vibrante e di un’architettura mozzafiato, affascinano da sempre di milioni di persone in tutto il mondo. Da Roma a Firenze, da Venezia a Milano: ammirate e celebrate per la loro bellezza senza tempo, non sono però le uniche stelle a brillare nella nostra vasta costellazione.

Il nostro paese ha infatti tantissime gemme nascoste che brillano quanto le città più famose. Si tratta di località meno gettonate, di borghi medievali sui quali si sta cercando di investire maggiormente, per aumentare e rafforzare l’offerta turistica.

Il 12 marzo 2024 l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo (ENIT) ha non a caso siglato un accordo con la Rete delle Città Medievali Italiane, neonata associazione composta da 28 comuni distribuiti in 10 regioni italiane, che possiedono un importante patrimonio materiale e immateriale risalente al periodo medievale.

L’obiettivo della rete è quello di sviluppare un’offerta turistica italiana focalizzata sull’autenticità dei luoghi medievali, promuovendo eventi e rievocazioni storiche di alta qualità. Le città coinvolte includono Pistoia, Prato, Fucecchio, Calenzano, Volterra, e molte altre. Viterbo, in particolare, che fa da capofila della rete, ha presentato il programma della VI edizione del Festival dei Luoghi Medievali il 22 marzo scorso, presso Palazzo dei Priori.

La Rete delle Città medievali italiane per un turismo delle tradizioni

nasce la Rete delle Città medievali italiane siglata dall’ENIT

All’evento hanno partecipato rappresentanti di ENIT (qui il comunicato stampa), delle Regioni Lazio e Umbria, e delle amministrazioni comunali coinvolte nella rete. Insieme a Renato Chiti, Destination Manager, sono state presentate le linee guida del progetto, che mira a valorizzare i luoghi italiani di forte identità storica attraverso la collaborazione con Medieval Italy, Destination Management Company.

L’incontro ha evidenziato il Medioevo come tema centrale nella pianificazione turistica e culturale delle città coinvolte, sottolineando il ruolo chiave della Rete nei processi di sviluppo turistico e nella candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033. “Il Medioevo è un elemento attrattivo anche per i turisti che arrivano dall’estero”, ha infatti spiegato Daniele Sabatini, consigliere della Regione Lazio.

La Dmo Medieval Italy gestirà la promozione e la commercializzazione della rete delle città medievali, producendo contenuti digitali per l’hub del Ministero del Turismo e elaborando un calendario di eventi turistici da aprile a ottobre. L’obiettivo è rendere la storia accessibile e promuoverla come elemento di sviluppo territoriale.

ENIT supporterà la rete nella pianificazione di ricerche specifiche, nell’organizzazione di workshop sul turismo delle tradizioni e nella comunicazione. Sandro Pappalardo di ENIT ha sottolineato l’importanza di promuovere le località interne e i borghi italiani, non solo le grandi città.

Eleonora Pace, della Regione Umbria, ha evidenziato l’importanza della valorizzazione di eventi tradizionali locali, il coinvolgimento delle associazioni di volontari e degli artigiani nel mantenere vivi i costumi e le memorie. Ha inoltre ribadito l’importanza dell’accordo con ENIT, che assieme alla nascita della rete permetterà di indirizzare più risorse per la valorizzazione delle rievocazioni storiche. “Presto avremo una legge sulle rievocazioni”, ha infatti commentato la consigliera, sottolineando come tale normativa permetterà di “avere un quadro normativo e un modello di riferimento nazionale. Con questa rete facciamo squadra e con la legge faremo un salto di qualità nella promozione”.

La rete si espanderà presto in tutte le regioni italiane, e l’attivazione del calendario di eventi mira a rafforzare l’associazionismo tra i borghi e a preservare tradizioni che altrimenti potrebbero essere dimenticate nel tempo. Per quanto riguarda la regione Lazio, nella lista delle città che hanno aderito si contano i comuni di Sutri, Civita di Bagnoregio, Anagni, Boville Ernica, Vitorchiano e Tarquinia, oltre che la capofila Viterbo.

Valeria Girardi

Valeria Girardi

Dal cognome veneto e dal sangue marchigiano, sono nata e cresciuta a Roma. Giornalista e traduttrice, amo scrivere, raccontare e viaggiare. Sempre pronta a esplorare luoghi insoliti e non convenzionali, quando si tratta di partire non mi tiro mai indietro. I road trip, i viaggi in treno e le destinazioni immerse nella natura sono ciò che più preferisco.

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