Trentino e turismo di massa, limitati gli accessi al lago di Molveno: come combattere il sovraffollamento

Il Trentino soffre il turismo di massa: previsti parcheggi su prenotazione per ridurre il sovraffollamento e migliorare l’esperienza turistica al lago di Molveno.

Trentino e turismo di massa, limitati gli accessi al lago di Molveno

Un’altra vittima dell’overtourism nel nostro paese: il Trentino viene preso d’assalto per le sue bellezze naturalistiche incomparabili, e scattano così gli accessi contingentati. Questo è quanto stato deciso dall’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella, che si è mossa sulla stessa scia di quanto fece già lo scorso anno la Provincia autonoma di Bolzano – che introdusse un limite massimo di pernottamenti ai turisti.

In pratica, a partire dall’estate 2025, l’accesso al lago di Molveno nelle Dolomiti del Brenta sarà limitato e con parcheggi disponibili solo su prenotazione, per combattere il sovraffollamento provocato dal turismo di massa. Questa iniziativa riflette una più ampia tendenza in Italia di affrontare il turismo di massa, come dimostra anche il ticket giornaliero introdotto a Venezia.

Trentino contro turismo di massa: “Un punto di partenza per combatterlo”

Trentino e turismo di massa Lago di Molveno

Secondo quanto spiegato dal direttore dell’Apt Dolomiti Paganella, Luca D’Angelo, in un’intervista rilasciata a T Quotidiano, «l’ingresso sarà consentito con posteggi solo su prenotazione, e sarà un punto di partenza per combattere il sovraffollamento». Tale verdetto è giunto dopo l’analisi effettuata la scorsa estate, che aveva l’obiettivo di capire se le spiagge del lago risultassero sovraffollate e se fossero fonte di stress per i turisti.

L’unione di intenti tra Apt, Comune e Ata delle Dolomiti di Brenta ha infatti permesso di raccogliere una grande quantità di dati: svolta su 500 turisti durante tutta la stagione e in varie condizioni, l’indagine ha previsto la somministrazione di questionari, l’installazione di contatori di afflusso intelligenti sulle spiagge, in grado di contare i pedoni, e rilevatori di afflusso sulle strade, per calcolare il numero di veicoli, e la quantità di inquinamento acustico e atmosferico.

Il risultato delle analisi ha permesso dunque di capire che, in linea generale, «non ci sono troppe persone sulle spiagge, ma troppe macchine sulle strade. Il problema per i turisti non è tanto l’esperienza sul lago, ma le modalità di accesso alle spiagge, che sottopongono a stress». Tuttavia, «la morfologia del lago e le vie d’ingresso rendono impossibile contingentare il numero di accessi dei turisti», ha evidenziato D’Angelo. Per questo motivo, si lavorerà sul limitare il numero di mezzi nella zona parcheggio.

Dal 2025 i parcheggi nella zona del lago di Molveno saranno perciò accessibili soltanto su prenotazione (fino a esaurimento). L’obiettivo finale, ha infine insistito il direttore, sarà quello di realizzare parcheggi di attestamento per evitare che tutti parcheggino vicino al lago, e inserire varchi di accesso con posti liberi fino a esaurimento.

PUBBLICATO IL 7/06/2024

Valeria Girardi

Dal cognome veneto e dal sangue marchigiano, sono nata e cresciuta a Roma. Giornalista e traduttrice, amo scrivere, raccontare e viaggiare. Sempre pronta a esplorare luoghi insoliti e non convenzionali, quando si tratta di partire non mi tiro mai indietro. I road trip, i viaggi in treno e le destinazioni immerse nella natura sono ciò che più preferisco.

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