La Spezia candidata Capitale della Cultura 2027, una notizia giunta inaspettatamente. “La città sta vivendo un autentico rinnovamento culturale, è un’opportunità straordinaria”, ha spiegato il sindaco.
Pronta a rappresentare la regione Liguria insieme a Savona, La Spezia ha avviato le procedure per la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2027. Come riportato dal comunicato ufficiale pubblicato sul sito del Comune, è stato il sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini, ad annunciare l’avvio delle procedure per candidare la città, dopo che l’amministrazione comunale ha approvato una delibera per manifestare l’interesse a partecipare al bando. “Sono lieto di comunicare che la nostra città ha avviato ufficialmente le procedure per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027”, ha infatti spiegato Peracchini.
Da questo momento in poi, il comune avrà tempo fino al 26 settembre 2024 per poter perfezionare la candidatura. Questo poiché il processo prevede diverse tappe: dopo la manifestazione di interesse, la città dovrà inviare un dossier dettagliato. Sarà quindi una giuria, composta da sette esperti indipendenti, ad esaminare le candidature, che verranno ammesse entro il 12 dicembre 2024, e a decretare la città vincitrice.
La Spezia candidata Capitale della Cultura 2027: “una grande opportunità”
Questa candidatura, ha spiegato il primo cittadino, rappresenta un’opportunità straordinaria per valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale di La Spezia, oltre a promuovere le eccellenze della città a livello nazionale e internazionale. “La Spezia sta vivendo un autentico rinnovamento culturale“, ha sottolineato, spiegando come “questa rivoluzione coinvolge tutti i siti culturali della città e sarà completata entro il 2027, per mostrare a tutta Italia e al mondo le nostre bellezze”.
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In tutto, sono 20 le città attualmente in corsa per il titolo: oltre a La Spezia e Savona, si confronteranno Acerra (provincia di Napoli, Campania); Aiello Calabro (provincia di Cosenza, Calabria); Alberobello (provincia di Bari, Puglia); Aliano (provincia di Matera, Basilicata); Brindisi (Puglia); Caiazzo (provincia di Caserta, Campania); Fiesole (provincia di Firenze, Toscana); Gallipoli (provincia di Lecce, Puglia); Loreto Aprutino (provincia di Pescara, Abruzzo); Massa (provincia di Massa-Carrara, Toscana); Mazzarino (provincia di Caltanissetta, Sicilia); Morano Calabro (provincia di Cosenza, Calabria); Pompei (provincia di Napoli, Campania); Pordenone (Friuli Venezia Giulia); Reggio Calabria (Calabria); Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta, Campania); Sant’Andrea di Conza (provincia di Avellino, Campania); Taverna (provincia di Catanzaro, Calabria).
Dopo che la giuria avrà esaminato tutte le candidature pervenute, entro il 12 marzo 2025 i comuni candidati saranno convocati per un’audizione pubblica per approfondire i dossier presentati. Infine, entro il 28 marzo 2025, la giuria raccomanderà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea, che sarà poi conferita dal Consiglio dei Ministri. La città che risulterà vincitrice potrà realizzare le attività progettate nel dossier e rilanciare il proprio territorio attraverso manifestazioni culturali con il contributo dello Stato pari a un milione di euro.
Si ricorda che l’ultima città ad essere insignita del titolo è stata L’Aquila, come Capitale italiana della Cultura del 2026. La città attualmente in carica, invece, è Pesaro, mentre per il prossimo anno il titolo verrà assegnato ad Agrigento.