Se cerchi qualcosa di simile alle escape room, la CUBE Challenges, unica a Roma nel suo genere, potrebbe fare al caso tuo!
Una delle mie attività preferite, da fare con gruppi di amici, sono le escape room, che hanno spopolato negli ultimi anni. Per chi non fosse familiare con le escape room, si tratta di giochi dal vivo in cui i partecipanti vengono rinchiusi in una stanza a tema e devono risolvere una serie di enigmi per “scappare” entro un tempo prestabilito. Queste stanze possono avere una vasta gamma di temi, dai pirati ai dinosauri, passando per l’horror, e richiedono una combinazione di logica, ingegno e collaborazione per essere completate.
Le escape room sono molto popolari per gruppi di amici e vengono spesso utilizzate anche per attività di team building aziendale. Tuttavia, chi ha esperienza con le escape room potrebbe trovare, alla lunga, che queste attività diventano ripetitive. Dopo aver risolto un certo numero di enigmi, molti giocatori cercano qualcosa di più vario e stimolante. Ed è qui che entra in gioco la CUBE Challenges, che unisce i giochi di abilità delle escape room a varietà e azione esplosivi!
Che cos’è la CUBE Challenges: un’alternativa alle escape room
La CUBE Challenges rappresenta un’evoluzione delle escape room, con un approccio più flessibile e vario al concetto di gioco di gruppo. Invece di una singola stanza da cui scappare, la CUBE Challenges offre una struttura composta da circa venti stanze, ciascuna con una sfida unica.
Le stanze sono suddivise in diverse categorie di sfida, che spaziano da quelle puramente fisiche a quelle che richiedono abilità mentali o conoscenze specifiche. Alcune sfide sono addirittura musicali, aggiungendo un elemento ludico e divertente alla competizione.
Una delle caratteristiche principali che distingue la CUBE Challenges dalle escape room è la possibilità di ripetere le sfide. Mentre in una escape room tradizionale ci si trova a risolvere un unico enigma che non può essere tentato più volte, alla CUBE Challenges i giocatori possono riprovare le stanze quante volte desiderano, migliorando le proprie prestazioni e incrementando il punteggio.
Le sessioni di gioco hanno un tempo limite, che varia in base al pacchetto acquistato, ma la flessibilità di poter ripetere le sfide rende l’esperienza meno frustrante rispetto alle escape room, dove si può rimanere bloccati su un unico enigma per lunghi periodi di tempo.
La nostra esperienza nella CUBE Challenges
Ho avuto l’opportunità di partecipare alla CUBE Challenges in due occasioni, e in entrambe mi sono divertito moltissimo. Le sfide che mi hanno maggiormente colpito sono state “Lava Land”, “Seven Blocks”, “Color Twist”, “Speed Barrels” e “Worldenland”. In ciascuna di queste stanze, ho vissuto momenti di puro divertimento, tra risate e situazioni imprevedibili che hanno reso l’esperienza unica.
Ad esempio, nella sfida “Lava Land” mi sono ritrovato a cercare di evitare una lava virtuale, aggrappandomi goffamente a qualsiasi cosa trovassi nella stanza, mentre in “Seven Blocks” ho collaborato con amici scoordinati nel tentativo di risolvere un puzzle à la Tetris.
Questi momenti di caos e imbarazzo collettivo hanno reso l’esperienza ancora più memorabile, e mi hanno fatto apprezzare l’aspetto sociale e di collaborazione della CUBE Challenges. Inoltre, le sfide possono essere ripetute più e più volte: quindi, una volta che si capisce la soluzione, diventa più semplice fare punti.
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Tuttavia, come tutte le attività, ci sono anche alcuni aspetti negativi. Poiché la CUBE Challenges è un’esperienza popolare, può capitare di dover attendere per entrare in alcune stanze, soprattutto quando ci sono molte persone presenti. Inoltre, alcune stanze potrebbero non essere disponibili perché in manutenzione, come è successo durante una delle mie visite.
Le sfide fisiche, poi, possono risultare particolarmente difficili. Ad esempio, la sfida “Restricted Area” mi ha messo seriamente alla prova, e nonostante la mia buona forma fisica, non sono riuscito a completarla. Certo, non mi aspettavo la piscinetta con le palline dei bambini, ma nemmeno di dover fare Tarzan! In ogni caso, la CUBE Challenges è stata una delle mie esperienze più memorabili e interessanti a Roma, che raccomando a cuore aperto agli amanti delle escape room.
Cosa fare dopo la CUBE Challenges
Dopo una sessione intensa di CUBE Challenges, è inevitabile essere affamati e desiderosi di rilassarsi. Un luogo che consiglio per rifocillarsi è il celebre Städlin, un bar accogliente che offre cocktail e aperitivi in un ambiente rilassante.
Ho celebrato qui un compleanno e trovo che sia il posto ideale per rilassarsi e fare una chiacchierata con gli amici dopo una giornata di gioco e competizione.
Si specializza in cocktail e aperitivi, e l’ambiente riservato e accogliente permette di rilassarsi e di fare una bella chiacchierata dopo la CUBE Challenges.
In conclusione, la CUBE Challenges è un’attività altamente raccomandata per chi cerca un’alternativa fresca e innovativa alle classiche escape room. Perfetta per gruppi di amici o per team building, offre un’esperienza che unisce azione, logica e divertimento in una formula unica nel suo genere. Se ti trovi a Roma, non perdertela!
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