Mostra Botero a Roma: arriva nella capitale la grande esposizione delle opere dell’artista colombiano, a Palazzo Bonaparte, proprio a un anno dalla sua scomparsa. Scopri nel dettaglio l’esperienza della visita insieme a noi.
Da metà settembre la città di Roma ospita la grande mostra dell’artista Fernando Botero, a Palazzo Bonaparte, in ricordo anche della sua scomparsa avvenuta un anno fa – il 15 settembre 2023.
La mostra è stata inaugurata il 17 settembre 2024 e terminerà il 19 gennaio 2025, con oltre 120 opere esposte, uniche e originali nel suo stile. L’esposizione è curata dalla figlia dell’artista, Lina Botero e da Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta delle sue opere, con l’organizzazione di Arthemisia.
La sede della mostra è una gemma nascosta dove storia e arte si fondono. Offre quindi ai visitatori un’esperienza immersiva tra affreschi, sculture e sale che raccontano secoli di storia. La visita è divisa in 11 sezioni, che ripercorrono i 60 anni della sua vita artistica. Le opere ci regalano emozioni e ci trasmettono l’amore che aveva Fernando Botero per l’arte.
Un po’ di storia: l’arte di Fernando Botero
Nato a Medellín il 19 aprile nel 1932, in Colombia, Fernando Botero si appassiona subito all’arte, all’età di 12 anni, realizzando i primi acquerelli, raffiguranti scene della corrida. A 19 anni si trasferisce a Bogotà e organizza la sua prima mostra. Successivamente inizia a viaggiare in Europa, prima in Spagna, per studiare i maestri come Velázquez e Goya, poi a Firenze, in quanto ispirato da Piero della Francesca.
Comincia così a viaggiare tra Stati Uniti, America Latina ed Europa, dove ha consolidato il proprio nome con esposizioni in musei e piazze di tutto il mondo. Nonostante abbia girato il mondo, il suo cuore era sempre legato alla sua Medellín, alle sue radici. Dedica la sua intera vita all’arte e fino agli ultimi momenti della sua vita ha creato opere. Una delle frasi di Fernando Botero che mi hanno colpito e che riescono a riassumere la sua vita e la sua arte è questa: “per essere universale, l’arte dovrebbe essere locale, radicata nella propria terra, nel proprio patrimonio e nella propria vita. Nel mio lavoro reinvento i miei ricordi, dando loro nuova vita, nuovi colori e forme esagerate”.
Mostra su Fernando Botero a Roma, iniziamo la visita
Saliamo la prima scalinata di Palazzo Bonaparte e arriviamo nella prima sala, dove c’è un video che racconta i fatti più importanti e la vita dell’artista. Iniziamo ad ammirare le prime opere, delle reinterpretazioni di capolavori iconici, con il suo stile unico, trasformando opere di Velázquez, Leonardo e Piero della Francesca in originali creazioni. Le sue celebri “Versioni” reinterpretano i temi classici, dando loro una nuova vita nello stile inconfondibile di Botero.
Durante la mostra, non vedremo solo dipinti, ma anche sculture. Botero iniziò a scolpire negli anni Settanta, con la sua stessa mano come primo modello. Ogni estate poi, si recava a Pietrasanta, importante centro scultoreo toscano, per perfezionare la sua tecnica.
Per Fernando Botero, era molto importante il disegno, considerata la base di ogni artista. In una sezione, infatti, potremo ammirare i suoi bozzetti e schizzi preparatori.
Si arriva poi alla sezione “Natura Morta“, uno dei temi prediletti dall’artista. Qui possiamo vedere opere con colori vivaci e volumi esuberanti. Il tema della natura morta era poco praticato a fine XX secolo, ma per lui, però, non era il tema a contare, ma lo stile personale dell’artista, che trasforma un soggetto comune in un’opera unica e carica di emozione.
Un’altra sezione molto importante è dedicata alle opere religiose. Lui stesso si è definito “a volte credente e a volte agnostico”, ma essendo cresciuto a Medellín, realtà molto cattolica, tant’è che Botero stesso affermava che il “il vescovo pareva il Papa”, non potè fare a meno di ritrarre vescovi, la Madonna o Gesù Cristo, ma sempre nel suo stile esuberante e rotondo, sfidando la tradizione e le convenzioni.
Continuiamo la visita
Siamo arrivati a metà percorso più o meno e mi sento totalmente rapita dalle opere di Botero, perché nonostante alcune possano sembrare buffe, divertenti, hanno tutte un fascino ammaliante. Nelle sale successive si vedono realtà che sono state presenti durante la vita dell’artista: il circo, la corrida, spaccati di vita quotidiana in America Latina. Tutto questo sempre sperimentando continue tecniche come il pastello e gli acquerelli.
Le forme delle opere sono quasi irreali, insolite, simbolo distintivo che fa immediatamente riconoscere i suoi lavori. Tra le opere più belle in mostra posso citare: Fiori Blu, Donna che cade dal balcone, Ballerini, Ratto d’Europa, Donna seduta, La Strada, Il Bagno, Il Pic Nic e Ballerina alla Sbarra.
Conclusione della nostra visita alla Mostra di Botero a Roma
Siamo giunti alla fine della visita. La mostra si sviluppa su due piani di Palazzo Bonaparte e ci regala un’introspezione approfondita su Fernando Botero e le sue opere, si riesce a comprendere appieno la sua filosofia, la sua arte, le sue opere, anche a chi si sta avvicinando ora all’artista. Offre quindi un’immersione unica nel mondo vibrante e ironico dell’artista colombiano.
Visitare questa esposizione è l’occasione perfetta per conoscere da vicino l’opera di un grande maestro moderno, in una cornice storica prestigiosa nel cuore di Roma. Un viaggio tra arte e storia che lascia il segno, grazie alla vivace visione del mondo di Botero.
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INFO E CONTATTI
Botero. La grande mostra
📍Palazzo Bonaparte
Piazza Venezia, 5
00186 Roma
Tel: 06 87 15 111
www.arthemisia.it/it/mostra-botero-roma www.mostrepalazzobonaparte.it/mostra-botero