Le DMO e la rivoluzione turistica: Etruskey apre la porta dell’alto Lazio

Palazzo Vitelleschi, Tarquinia
Palazzo Vitelleschi, Tarquinia

Mai come negli ultimi anni abbiamo assistito a quella che sembra la moderna rivoluzione turistica. L’idea di turismo si è evoluta verso un approccio più strategico e sostenibile, complice anche il pesante blocco causato dalla pandemia, con l’obiettivo di fornire al visitatore un’esperienza nuova. Non sono più la singola struttura ricettiva o i luoghi di attrazione a promuoversi separatamente per attrarre turisti, bensì un ente unico di cui ciascuna realtà aderente, pubblica o privata, si rende portavoce: nascono così le DMO.

Cos’è una DMO?

Le DMO, acronimo di Destination Management Organization, sono organizzazioni senza scopo di lucro che si occupano della gestione, promozione e commercializzazione di destinazioni turistiche. Sono generalmente costituite da enti pubblici e soggetti privati già attivi sul territorio, con l’obiettivo di valorizzare l’asset naturalistico, culturale ed enogastronomico delle località. La risposta vuole riflettere le necessità e aspettative di un turista sempre più esigente e attento anche ad un approccio sostenibile.

Nel Piano Turistico Triennale 2020- 2022 redatto dalla Regione Lazio sono stati individuati i principali cluster, ovvero i campi tematici sui quali si concentrano le attività promosse per il rilancio delle destinazioni turistiche e organizzate dai vari agenti coinvolti sul territorio:

  • Turismo culturale identitario
  • Eventi culturali e artistici
  • Turismo outdoor – sportivo
  • Turismo enogastronomico e rurale
Destinazioni turistiche etrusche nel Lazio

Il prodotto risultante è quello che oggi chiamiamo experience, l’insieme di esperienze fisiche e sensoriali che il viaggiatore vive nel suo coinvolgimento nell’organizzazione. Il soggiorno nella struttura ricettiva, l’escursione, la visita al castello e la degustazione alla cantina fanno parte di un unico piano strategico organizzato su misura. Un pacchetto completo, che risponde alla ricerca del visitatore di un’esperienza autentica e con cui il territorio lo coinvolge indirettamente nella missione di valorizzazione del patrimonio locale. Il turista diventa parte del grande progetto, lo vive da cliente consapevole di aver accettato una commercializzazione, ma disposto a rendersi ambasciatore di una terra che porta con sé storia, tradizioni e tesori culturali e gastronomici.

La visione amplificata di promozione turistica di queste organizzazioni ha di conseguenza un impatto positivo anche sui singoli agenti coinvolti, che si inseriscono in un’ampia rete di rapporti commerciali con un obiettivo unico. Solo nel territorio laziale ad oggi risultano costituite trentatré DMO, che puntano a migliorare l’accoglienza, promuovere aziende locali e rilanciare il settore turistico nei vari ambiti regionali. Tra queste, si menzionano ad esempio le DMO in Etruria Meridionale, tra le quali Expo Tuscia, Beltur, La Via Francigena e del gusto, Extra Tuscia, Borghi Etruschi e anche Etruskey.

Una “chiave” per il rilancio dell’Etruria

Destinazioni turistiche etrusche nel Lazio

Ai danni economici causati dalla pandemia da Covid-19 al comparto turistico, oltre ai tanti altri settori coinvolti nelle chiusure straordinarie, la Regione Lazio ha risposto attraverso LazioCREA s.p.a. con il bando “Interventi a sostegno delle Destinazioni Turistiche del Lazio”. Tra i numerosi partecipanti, il progetto di CoopCulture della DMO Etruskey, con il suo marchio caratteristico e un’interpretazione della sua ragion d’essere (insieme alla piattaforma online, alla comunicazione social e a una definita offerta turistica), è risultato tra i vincitori del bando e capofila progettuale.

La creazione di un’unica identità territoriale e di un’offerta turistica strutturata sono i due obiettivi ambiziosi che si è prefissata la DMO al momento della sua creazione, con la mission di promuovere e valorizzare un territorio che abbraccia 100 km di costa tirrenica. A siglare l’impegno, una compagine di associati composta da 12 comuni e circa 40 soggetti privati, tra cui startup, società di servizi e attività locali. 

La rete di Etruskey

Si tratta di un’ampia rete di realtà commerciali, ognuna delle quali contribuisce al prodotto finale. Le strutture ricettive aderenti a Etruskey mettono a disposizione circa ottomila posti letto mentre le aziende agricole e i ristoranti locali servono piatti tipici delle tradizioni culinarie di ciascun comune firmatario. Altre società operanti nell’organizzazione di eventi permettono di portare avanti vari appuntamenti annuali e fiere stagionali, tra i quali DiVino Etrusco a Tarquinia e la festa di San Martino che si svolge a Blera nel mese di novembre.

Necropoli della Banditaccia, Cerveteri
Necropoli della Banditaccia, Cerveteri

Un’offerta turistica completa in un insieme di scenari storici e siti UNESCO, tra cui il Castello Odescalchi a Ladispoli, le Terme di Traiano a Civitavecchia e, ovviamente, le Necropoli. Da menzionare soprattutto quella di Tarquinia o la Necropoli della Banditaccia a Cerveteri, tra le più importanti del Mediterraneo, con affreschi dell’epoca e sepolture risalenti al VII secolo a.C.

Destinazioni turistiche etrusche nel Lazio

Tutte le DMO rappresentano una vera e propria rivoluzione turistica del nostro tempo, e sono nate in risposta alla forte crisi del settore causata dalla pandemia con la missione di valorizzare e promuovere la bellezza architettonica e storico-culturale di borghi e cittadine che hanno ancora molto da offrire ai visitatori. Dal canto suo, Etruskey lo fa presentandosi come la chiave (“key” in inglese) che apre la porta a una parte storica del Lazio, con l’obiettivo di rilanciare alcune delle destinazioni turistiche della regione appartenenti alla Terra dei Re.

Articolo rettificato in data 18/11/2024

PUBBLICATO IL 15/11/2024

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