Scoprendo l’Abruzzo: Sulmona, la patria dei confetti

Incastonata tra le maestose montagne d’Abruzzo, Sulmona vanta di una ricca storia, cultura, gastronomia ed è nota per essere la patria dei confetti. Una vera e propria perla nel cuore di una regione bellissima.

foto di Federica Artibani

La storia di Sulmona risale ai tempi antichi, già nell’Età del Bronzo erano presenti insediamenti umani, ma è durante l’epoca romana che si sviluppa, con il nome di Sulmo. Uno dei personaggi conosciuti dell’Antica Roma legato a Sulmona è Publio Ovidio, poeta latino nato proprio qui nel 43 a.C. Durante il Medioevo, Sulmona diventa un importante centro commerciale, grazie alla sua posizione centrale. In questo periodo comincia a prendere forma, con i suoi vicoletti, le piazze, le chiese medievali e affascinanti. Prospera ulteriormente durante il Rinascimento, dove si sviluppa la produzione della famosa arte confettiera, che ancora oggi continua e contraddistingue la città.

Scoprite Sulmona con il nostro itinerario

Iniziamo il nostro itinerario da Porta Napoli, uno degli accessi alla città medievale, a sud. In precedenza era denominata Porta Nova, e questa costruzione svolgeva un ruolo chiave nella difesa dell’ingresso sud della città, ed era un’importante asse stradale di collegamento con Napoli. Superando la porta, ci ritroviamo nel corso principale, Corso Ovidio, in onore appunto del poeta latino. Lungo il corso ci sono negozietti che vendono decorazioni e oggetti fatti con i confetti, palazzi storici e piazze pittoresche. Proprio in una di queste piazzette (Piazza del Plebiscito), sorge la chiesa di S. Maria della Tomba, in stile romanico abruzzese, il suo rosone centrale risale al 1400, simile ai modelli aquilani del XIV secolo.

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foto di Federica Artibani

Continuando la piacevole passeggiata lungo Corso Ovidio, si presenta davanti a noi il maestoso Acquedotto Medievale, che si estende per circa 100 metri, costruito dal Re Manfredi di Svevia nel 1256, come testimonianza della crescita economica della città. L’acquedotto garantiva acqua ai mulini, alle botteghe artigiane e alle fontane sparse per la cittadina. Da qui, la veduta sulle montagne della Majella è mozzafiato. Se si scendono poi le scale di ciottoli, si arriva a Piazza Garibaldi, una piazza immensa, la più grande e importante di Sulmona, dove si affacciano edifici storici e la Fontana del Vecchio, la più antica. Proprio in questa piazza si svolge ogni estate la Giostra Cavalleresca, un evento da non perdere.

Ci troviamo nel cuore del centro storico: proseguendo si apre un’altra piazza, dove si erge imponente la Chiesa della SS. Annunziata e il suo palazzo, in stile barocco bellissimo. Il palazzo un tempo era un ospedale, ora ospita invece il Museo Civico. Camminiamo spensierati e arriviamo fino alla Villa Comunale, un bel parco, fatto di viali alberati e fontane al centro. In fondo si scorge la Chiesa di San Panfilo, patrono di Sulmona. Si narra che venne costruita nel VIII secolo, sopra un tempio pagano. La cripta, la parte più antica della chiesa, custodisce l’altare con le reliquie di San Panfilo, venerato a Sulmona per aver protetto la città dalla peste nel 1656.

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foto di Federica Artibani

La patria dei confetti: Fabbrica e Museo Pelino

Ora ci dirigiamo qualche chilometro fuori dal centro storico, e andiamo a visitare la Fabbrica e il Museo dei Confetti Pelino. La fabbrica e il museo sono ospitati in una bella palazzina in stile liberty, l’ingresso è libero e si può visitare gratuitamente durante gli orari di apertura del negozio. Il museo, istituito nel 1988, è composto di varie sale espositive su più piani: la prima sezione presenta l’albero genealogico della famiglia e oggetti preziosi, inclusi antichi brevetti e diplomi della fabbrica Pelino, molti dei quali sono rivolti al citrato, non solo all’arte confettiera, e una collezione di bomboniere del XIX e XX secolo.

La seconda sala invece, conserva confetti appartenuti a personaggi famosi (come Giacomo Leopardi) e un telaio per preparare rosari di confetti. Al secondo piano, è ricostruito un laboratorio del XVIII secolo con macchinari e strumenti utilizzati per la produzione di confetti. Infine, all’ultimo piano si svolge una presentazione video dove racconta tutta la storia della famiglia Pelino e dell’arte dei confetti, dalla creazione della fabbrica nel 1783 fino al presente. Nel negozio al piano terra, è possibile acquistare confetti di ogni tipo e realizzare bomboniere su misura.

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foto di Federica Artibani

Lasciamo Sulmona, ma non con l’amaro in bocca: abbiamo fatto scorta di confetti, dai classici a quelli particolari, come ricotta e pere, cocco o tiramisù. Li assaggiamo e nella nostra bocca, arriva un’esplosione di dolcezza – uno tira l’altro! Acquistati un po’ nelle botteghe del centro storico, un po’ nella fabbrica, questo piccolo dolcetto chiamato confetto fa da protagonista durante il nostro viaggio di ritorno. Cosa state aspettando? Organizzate anche voi una bella giornata a Sulmona!

PUBBLICATO IL 25/01/2024

Federica Artibani

Sono un’appassionata di viaggi fin da quando ero piccola, mi piace esplorare tutto ciò che mi circonda, sono una persona curiosa e sono sempre su Google Maps per cercare qualche località nascosta da poter visitare.

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