Esplorando Forglieta, il borgo fantasma della Ciociaria: foto e storia dell’abbandono

Forglieta è un borgo fantasma situato tra le colline della Ciociaria: ma come mai è stato improvvisamente abbandonato? Scopri con noi la storia e gli scorci suggestivi di questo antico paese.

Esplorando Forglieta, il borgo fantasma della Ciociaria foto e storia dell'abbandono
Esplorando Forglieta, il borgo fantasma della Ciociaria – ilturismochenontiaspetti.it

Adagiato sopra tra le pittoresche colline del Lazio, nel cuore della Ciociaria, e avvolto da un’atmosfera di mistero e suggestione, si cela il borgo fantasma di Forglieta. Si tratta di un insediamento dalle origini antiche, ma che nel corso del tempo è stato vittima di un improvviso abbandono da parte degli abitanti.

Situato a pochi chilometri dal più noto e vivacissimo borgo di Arpino, ad oggi le rovine di questo antico paese si ergono silenziose in mezzo a distese di ulivi e piante, che si stanno riappropriando lentamente della zona. Ma cosa ha portato Forglieta a questo desolato destino? Facendoci spazio tra racconti tramandati e documenti storici, abbiamo voluto esplorare questo piccolo borgo con lo scopo di non lasciarlo cancellare dal tempo e dalla natura.

La nostra esperienza: una visita al borgo fantasma

Esplorando Forglieta, il borgo fantasma
passeggiando per le vie di Forglieta – ilturismochenontiaspetti.it

📅 Periodo della visita: aprile 2024
Durata della visita: un’ora circa
🚞 Come siamo arrivati: in auto da Roma, in circa 2:30 ore di viaggio
🥾Tipo di esperienza: trekking fotografico, a ritmo lento e meditativo

Il borgo è situato vicino le montagne del Parco Nazionale di Lazio-Abruzzo-Molise. Accessibile in auto partendo da comuni come Santopadre o Arpino, è facilmente raggiungibile tramite le indicazioni fornite dal navigatore. Il borgo offre un’atmosfera suggestiva con molte abitazioni in rovina, sebbene alcune siano state restaurate come case vacanza estive. Durante la nostra visita, l’unico residente incontrato è stato un signore anziano, che tuttora cerca di preservare la memoria del borgo abbandonato da oltre 40 anni. Anche per questo, la nostra esplorazione è stata fatta nel massimo rispetto del luogo e dell’ambiente.

È importante notare che il terreno è dissestato in alcuni punti, quindi non è adatto a chi ha difficoltà motorie. Consigliamo di visitare il paese in compagnia, con scarpe comode e di fare molta attenzione sia agli edifici pericolanti che agli oggetti abbandonati. Durante la visita è inoltre possibile imbattersi in diversi animali – insetti, inevitabilmente, ma anche gatti, cani e galline. Suggeriamo inoltre di portare con sé acqua e cibo, soprattutto nei mesi più caldi, dato che non vi sono servizi aperti nelle immediate vicinanze.

È senza dubbio un luogo ideale per gli amanti della fotografia, ma consigliamo la visita a completamento di una gita fuori porta ad Arpino, bellissimo borgo situato a circa 7 km di distanza e noto per aver dato i natali a Marco Tullio Cicerone. Per gli amanti delle escursioni, dal paese parte anche una strada che scende verso un bosco incontaminato, fino al fosso Morelli, e che permette poi di raggiungere il borgo di Montecoccioli. Attraverso un altro percorso, invece, è possibile raggiungere il Monte Togna, nel comune di Casalvieri.

Un po’ di storia, dalle origini all’abbandono

Esplorando Forglieta
Uno dei vicoli del borgo fantasma – ilturismochenontiaspetti.it

Secondo alcuni studiosi, il nome “Forglieta” sarebbe da ricondurre al latino “Forum Laeta” (“bel mercato”). Questo poiché, come testimoniano alcuni documenti storici, la zona sarebbe stata abitata fin dall’epoca romana, oltre al fatto che proprio nei pressi del borgo sono stati ritrovati i resti di un tempio pagano – sopra il quale poi è stata costruita la chiesa di Sant’Amasio. Secondo le fonti più accreditate, si parla di Forglieta come un antico mercato di bestiame, e di un luogo particolarmente piacevole e suggestivo, poiché situato sulla via che collegava la Valle del Liri con le zone interne della Valle di Comino. Da qui, dunque, la possibile origine del nome. Le colline attorno al centro, invece, sarebbero state usate dai romani come avamposti di avvistamento, a circa 700 metri di altezza.

Il borgo, nato quindi in circostanze fortunate, ha conosciuto nel corso del tempo un lento declino, culminato negli anni ’70 del secolo scorso. Proprio in questo periodo, infatti, gli abitanti iniziarono a trasferirsi verso centri più grandi in cerca di migliori opportunità. Di carattere contadino e agropastorale, si racconta che al momento del suo abbandono contasse circa 80 abitanti. Questo progressivo allontanamento verso i centri più grandi, più moderni, meglio serviti e meglio collegati, ha portato inesorabilmente alla chiusura delle botteghe e della piccola scuola locale, oltre che alla graduale rovina delle abitazioni in pietra che caratterizzavano il borgo.

Oggi Forglieta giace avvolto dal silenzio, con le sue strade deserte e le case malmesse, invase dalla folta vegetazione. Tuttavia, nonostante il suo stato di abbandono, il borgo conserva un fascino intramontabile, testimone di antiche tradizioni rurali e di una vita scandita dai ritmi della campagna. Si può passeggiare per le viette in piena calma e in ritiro, ognuna con uno scorcio che si lascia malinconicamente immortalare dall’obbiettivo.

Una passeggiata nel borgo fantasma di Forglieta

ingresso del borgo di Forglieta
La porta d’ingresso di Forglieta – ilturismochenontiaspetti.it

Dopo aver varcato la porta d’ingresso ci addentriamo nelle vie dell’antico borgo, sviluppate su tre direttrici principali. Durante la visita passano in rassegna, davanti ai nostri occhi, le abitazioni abbandonate, mentre addentrandoci un po’ oltre notiamo anche le strutture produttive come la mola, le stalle e le cantine. Il panorama circostante offre una vista mozzafiato, che arricchisce l’esperienza grazie alla suggestiva bellezza della natura.

Le case sono per lo più diroccate, sebbene abbiano ancora la fornitura di acqua ed energia elettrica. Tre di queste sono tuttora abitate, alcune in via permanente, altre ristrutturate come abitazioni stagionali. Alcune delle abitazioni abbandonate sono invece chiuse, mentre altre hanno l’uscio aperto e rimane possibile entrarvi all’interno. Noi abbiamo preferito evitare di esplorare oltre il “consentito”, soprattutto dato il forte stato di degrado e fatiscenza degli edifici.

vicolo di Forglieta
Verso la parte alta del borgo fantasma della Ciociaria – ilturismochenontiaspetti.it

Mura e soffitti crollati, travi in legno spezzate ad ostruire il passaggio, così come fitti e alti cespugli di vegetazione selvaggia possono infatti far desistere i meno temerari, perciò nutriamo la nostra curiosità soltanto affacciandoci per le porte e le finestre che permettono un sopralluogo più sicuro e meno invadente. All’interno di alcune abitazioni scorgiamo oggetti di vita quotidiana, effetti personali e mobilio lasciati al silenzio e alla rovina, e che allestiscono scenografie che sanno sicuramente affascinare gli amanti dell’estetica urbex.

casa diroccata a Forglieta
Ciò che rimane di una casa abbandonata – ilturismochenontiaspetti.it

Mentre stiamo per concludere la nostra passeggiata, incontriamo un signore dalla chioma bianca, uno dei pochissimi residenti del borgo. Ci ha raccontato un po’ del posto, un po’ di storia, e ci ha infine salutati con fare estremamente gentile. Nelle sue parole quel borgo sembrava ancora vivo, soprattutto quando ci ha mostrato la scuola, o quando ci ha spiegato che casa sua era ancora là, tra qualche gatto, diverse galline e un paio di cani a fargli compagnia. Uno sprazzo di vita in uno dei punti più illuminati del borgo, tra alberi da frutto in piena fioritura, e circondato nel silenzio di un passato che ha fatto le valigie e se n’è andato.

La vita tranquilla e autentica di Forglieta è stata gradualmente lasciata indietro, a favore della frenesia delle città. I ricordi dei momenti passati tra quei vicoli permangono di certo nella memoria di chi li ha vissuti, ma il vociare, i suoni, gli odori che un tempo caratterizzavano il borgo si sono ormai affievoliti, e hanno fatto posto al silenzio di una storia che rischia di essere dimenticata.

casa abbandonata a Forglieta
Verso la fine della nostra visita – ilturismochenontiaspetti.it

Confidiamo, tuttavia, che queste piccole realtà, purtroppo lasciate a se stesse o a quei pochi che ancora se ne prendono cura, possano non sparire per sempre; confidiamo che non vengano divorate dalla natura non appena l’uomo si scansa, e anzi, ci auguriamo possano tornare a rivivere in un presente in grado di valorizzarne i luoghi, la memoria e la storia. Chissà che un giorno questo borgo rurale non possa essere riqualificato come luogo ideale per sfuggire al caos e all’alienazione delle grandi città.

PUBBLICATO IL 18/05/2024

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Valeria Girardi

Dal cognome veneto e dal sangue marchigiano, sono nata e cresciuta a Roma. Giornalista e traduttrice, amo scrivere, raccontare e viaggiare. Sempre pronta a esplorare luoghi insoliti e non convenzionali, quando si tratta di partire non mi tiro mai indietro. I road trip, i viaggi in treno e le destinazioni immerse nella natura sono ciò che più preferisco.

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