Cosa vedere a Vitorchiano, il “borgo sospeso” della Tuscia

La nostra esperienza a Vitorchiano: cosa vedere e cosa fare per trascorrere una giornata nel “borgo sospeso” della Tuscia.

Cosa vedere a Vitorchiano, il "borgo sospeso" della Tuscia - le mura del borgo
Cosa vedere a Vitorchiano, il “borgo sospeso” della Tuscia – foto di Valeria Girardi

Hai presente quella sensazione di quando il tempo sembra essersi fermato? Ecco, durante la visita a Vitorchiano abbiamo avuto all’incirca questa percezione. Si tratta di un bellissimo borgo, estremamente caratteristico, situato in provincia di Viterbo, nel Lazio, incastonato tra le colline della Tuscia.

Quella con la quale ti benvenuta è un’architettura medievale, tutta scolpita in pietra, ma resa vibrante dai colori dei fiori e dalle luci che tagliano i vicoli. Non a caso, con le sue strade acciottolate, le antiche mura e una storia ricca di leggende e tradizioni, il borgo offre un’esperienza unica per chi ama immergersi nel fascino del passato. In questo articolo ti raccontiamo la nostra esperienza, ti consigliamo cosa vedere a Vitorchiano e cosa fare nei dintorni del “borgo sospeso“.

Una gita a Vitorchiano: la nostra esperienza

Una gita a Vitorchiano, scorcio di un vicolo
Una gita a Vitorchiano, scorcio di vicolo dell’Arco – foto di Valeria Girardi

PERIODO DELLA VISITA
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primavera,
aprile 2024

Siamo partiti da Roma in auto, e ci siamo lasciati cullare dal susseguirsi dei paesi e dei colpi d’occhio naturali percorrendo le strade provinciali. In poco più di un’ora siamo arrivati nei pressi dell’area parcheggio del paese, adiacente a Piazzale Umberto I.

La cittadina è ricca di scorci pittoreschi e vicoletti suggestivi, popolati da numerosi gatti che non aspettano altro che essere coccolati e fotografati. In generale, si tratta di un borgo molto fotogenico, adatto a chi ama la fotografia ed è alla ricerca di nuove location da aggiungere alla lista. A seconda dell’orario della propria visita, infatti, si può giocare con le luci che illuminano e caratterizzano la pietra e le mura del centro storico.

Inoltre, il borgo è ideale anche per gli appassionati di trekking urbano. La cittadina può essere esplorata interamente a piedi in mezza giornata, o in una giornata intera se si decide di fermarsi a mangiare qualcosa e visitare i punti di interesse nei dintorni del centro abitato. Se vuoi avere un’idea più chiara, scarica gratis il nostro itinerario di Vitorchiano, con guida e indicazioni stradali attivabili in loco. Periodicamente, il centro storico si arricchisce di eventi culturali, tradizionali e rievocazioni storiche. Consigliamo di monitorare i canali ufficiali del comune per rimanere aggiornati sul calendario degli eventi e le varie programmazioni.

La storia di Vitorchiano

La storia di Vitorchiano, vista dalla Forra
Vista dalla Forra – foto di Valeria Girardi

Potrebbe stupire, ma tra Vitorchiano e Roma c’è un legame molto profondo, e ci ha fatto sinceramente piacere scoprirlo visitando questo affascinante luogo. Sebbene, ovviamente, anche la più vicina Viterbo abbia giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’identità del borgo.

Anticamente, l’area abitata dove ora sorge questo caratteristico paese era sotto il controllo degli Etruschi, influenza che durò fino alla caduta del popolo e alla conseguente ascesa dell’impero romano. Con l’arrivo dei Romani, vennero apportate diverse migliorare infrastrutturali, e il commercio locale crebbe fruttuosamente. Nel corso del tempo, così, il borgo subì vari attacchi: prima l’invasione dei Longobardi, con Re Desiderio che fortificò l’area e costruì il castello di Vitorchiano, poi gli assedi da parte di Viterbo, con diversi interventi difensivi da parte di Roma. Sotto Papa Innocenzo III il borgo venne infine liberato, nel 1201, diventando feudo della capitale.

Viterbo non perse mai del tutto, però, interesse nei confronti del paese, tanto che nel 1232 venne devastato. Ancora una volta, Roma aiutò economicamente il borgo, fino a che ogni debito non venne riscattato. Vitorchiano venne riconosciuto dal Senato Romano come “Terra Fedelissima all’Urbe” e, oltre a ricevere esenzioni fiscali e privilegi, ottenne il diritto di fornire guardie per il Campidoglio, note come “Fedeli di Vitorchiano“. Un onore non da poco, tanto che a vestirle (durante le manifestazioni ufficiali di Roma) fu Michelangelo Buonarroti, con i suoi costumi disegnati personalmente.

Curiosità su Vitorchiano


Da dove viene il nome Vitorchiano?

Sul nome Vitorchiano esistono varie teorie: potrebbe derivare da un insediamento etrusco di pastori e contadini, dall’unione dei termini Vicus e Orchianus, o da un tempio dedicato alla dea Orchia.

Perché “borgo sospeso”?

Vitorchiano è costruito interamente sopra uno sperone di roccia vulcanica, il Peperino. Ciò fa sì che gli edifici sembrino un tutt’uno con la roccia, e che siano appunto “sospesi”. Ciò è visibile soprattutto se si osserva il borgo dal belvedere.

La leggenda di Vitorchiano

Una leggenda narra che il titolo di “Fedeli di Vitorchiano” derivi dal pastore Marzio, che, scoperto un imminente attacco etrusco a Roma, raggiunse la città a piedi per dare l’allarme, morendo subito dopo per le ferite. La sua statua è tuttora conservata ed esposta nei Musei Capitolini.

Cosa vedere a Vitorchiano, i nostri consigli

Cosa vedere a Vitorchiano, scorcio di un vicolo
Cosa vedere a Vitorchiano, scorcio di un vicolo – foto di Valeria Girardi

Se capiti o vuoi fare una gita a Vitorchiano, ti consigliamo di non lasciarti scappare alcuni punti di interesse fondamentali per capirne e apprezzarne la sua ricchezza storico-culturale. Noi abbiamo esplorato il borgo lasciandoci ispirare dalla passeggiata, a ritmo lento, senza fretta e senza aver organizzato in anticipo un itinerario troppo specifico e dettagliato. Così facendo abbiamo avuto modo di parlare con alcuni abitanti del posto, che ci hanno spiegato del posto e raccontato le loro storie. La visita ci è piaciuta molto, e ci sentiamo perciò di consigliare caldamente cosa vedere a Vitorchiano.

1. Le mura medievali e il centro storico

Tra le prime cose da vedere ci sono sicuramente il centro storico e le mura medievali di Vitorchiano. Le mura risalgono al XIII secolo. Passeggiando tra le strette vie, si possono ammirare edifici in pietra e antiche abitazioni, tutti in peperino, che evocano il fascino di tempi lontani. Le mura, ben conservate, offrono scorci suggestivi e rappresentano una delle principali attrazioni del borgo. Prima di entrare all’interno del borgo medievale, è possibile notare al centro di Piazzale Umberto I la fontana principale del paese, mentre sulle mura, sulla sinistra, un imponente monumento ai caduti e una statua dedicata a Marzio, pastore di Vitorchiano.

2. Chiesa della Santissima Trinità

cosa vedere a Vitorchiano - Chiesa della Santissima Trinità
Cosa vedere a Vitorchiano, la Chiesa della Santissima Trinità – foto di Valeria Girardi

Quando abbiamo varcato la Porta Romana, ingresso principale per il centro storico, ci siamo subito sentiti trasportati in un’altra epoca. Dopo qualche passo, sulla sinistra, si trova la Chiesa della Santissima Trinità, o Chiesa di Sant’Amanzio, capolavoro architettonico risalente al XII secolo. Al suo interno è possibile ammirare affreschi di grande valore artistico, tra cui opere del pittore locale Lorenzo da Viterbo. La chiesa è un esempio perfetto del passaggio dallo stile romanico al gotico.

3. Piazza Roma e la Fontana a Fuso

Piazza Roma è il fulcro dell’antica vita cittadina, luogo in cui si tenevano le grandi manifestazioni pubbliche. Al centro vi si trova la Fontana a Fuso, una fontana medievale dalla forma particolare. Realizzata in peperino, è una delle più artistiche della provincia di Viterbo, ed è stata costruita tra il 1200 e il 1300 da artisti viterbesi. Con la sua forma a fuso, presenta quattro figure che gettano acqua dalla bocca, ovvero gli emblemi dei quattro evangelisti. La piazza è un luogo ideale per rilassarsi e godere dell’atmosfera locale. Vi si affacciano diversi edifici importanti, oltre che la casa del Podestà.

4. Torre dell’Orologio

Torre dell’Orologio
Torre dell’Orologio a Vitorchiano – foto di Valeria Girardi

La Torre dell’Orologio di Vitorchiano, costruita nel XIII secolo, è ciò che domina più di tutti il paesaggio su Piazza Roma. Alta 16 metri, sulla sua facciata frontale, all’interno di una nicchia e dietro una vetrata, si può osservare la statua in terracotta della Vergine Maria Immacolata, con le mani incrociate sul petto. Alla base della Torre, invece, si trova una lapide risalente al 1300, con su un’iscrizione che vieta ad assassini e traditori di dimorare a Vitorchiano. Il complesso adiacente sulla destra è il Palazzo Comunale, ed è proprio presso la sede del Comune che è possibile osservare, esposte, le uniformi tipiche dei Fedeli di Vitorchiano.

5. Chiesetta S. Antonio Abate

Sul lato sinistro della piazza, troviamo una chiesetta rinascimentale dedicata a Sant’Antonio Abate. La chiesa di Sant’Antonio Abate fu fondata nel 1406 con l’autorizzazione del “Capitolo dei Canonici di S. Giovanni”. Da fuori spicca un grande rosone, mentre all’interno è possibile ammirare dipinti ed altre espressioni artistiche religiose. Oggi è sede delle Confraternite di Vitorchiano.

6. La Forra e il belvedere

panorama dal Belvedere
Il “borgo sospeso”, panorama dal Belvedere – foto di Valeria Girardi

Per gli amanti della natura e dei paesaggi naturalistici, la Forra di Vitorchiano è una meta imprescindibile da inserire in itinerario. Si tratta di una gola molto suggestiva, scolpita dall’erosione del Fosso Acqua Fredda, affluente del Fiume Vezza. Scendendo lungo il vicolo Sant’Antonio, passando sotto il ponticello su cui poggia la fontana a Fuso, si giunge al belvedere che offre una vista panoramica incredibilmente suggestiva. Noi abbiamo avuto la fortuna di godere di questo panorama al tramonto, e abbiamo avuto la fortuna di vedere la pietra tipicamente grigia del borgo bagnarsi di rosso. Da questo stesso sentiero, si possono poi iniziare passeggiate ed escursioni.

7. Le location cinematografiche

Non tutti sanno, forse, che Vitorchiano è stato scelto più volte come set di celebri film italiani. Tra questi, “L’armata Brancaleone” (1966), diretto da Mario Monicelli, che ha utilizzato il suggestivo paesaggio di Vitorchiano per dare vita alle avventure comiche e grottesche del suo protagonista. Si ricorda, in questo senso, la scena in cui l’armata depreda il borgo, girata proprio a Vicolo dell’Arco, come raccontatoci da un abitante del borgo.

Inoltre, Vitorchiano è stato scelto anche da Bruno Corbucci per alcune scene de Il Prode Anselmo e il suo Scudiero, come quella in cui Enrico Montesano, per sfuggire al condottiero tedesco, si rifugia nella Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo. Le antiche strade e gli edifici di pietra di Vitorchiano hanno offerto uno sfondo perfetto per le narrazioni cinematografiche, rafforzando l’atmosfera storica e artistica dei film. A conferma di ciò, anche Pier Paolo Pasolini sfruttò la particolarità del borgo per il suo Decameron.

8. Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo

Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo
Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo – foto di Valeria Girardi

Superando la Porta Madonna della Neve, si raggiunge la parte più antica del borgo, circondata dalla prima cerchia di mura. In quest’area del borgo di grande interesse è la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, consacrata nel 1533 dal vescovo di Bagnoregio, Monsignor Pastorelli. L’edificio risale seconda metà del XIII secolo, e subì diversi restauri nel corso del tempo: nel 1458 quello del campanile, e nel 1474 quello dei “muri divae Mariae”. Parte dell’edificio e delle strutture interne sono realizzate in peperino. Al suo interno sono conservati un antico organo a canne, e diversi affreschi di grande valore artistico.

9. Le dimore storiche

Lungo via di Santa Rosa vi sono diverse dimore storiche degne di interesse, soprattutto dal punto di vista architettonico: con buona probabilità sapranno rubarti diversi scatti, facendoti fare qualche sosta fotografica. Anzitutto la Casa di Santa Rosa, situata al numero civico 5. Fu proprio qui che la patrona di Viterbo trascorse il suo periodo di esilio, nel XIII secolo. Sulla stessa via, si trova anche la Casa della Strega (o casa della Maga), riconoscibile da un caratteristico profferlo (scalinata esterna).

In via Ugolini, invece, molto bella è la Casa del Rabbino, mentre in via Santa Maria, si incontra la Casa del Vescovo, probabile residenza del vescovo di Bagnoregio durante le visite pastorali. Si tratta chiaramente di edifici privati, quindi possono essere ammirati soltanto dall’esterno.

10. Monumento al Moai

Come già spiegato in un precedente articolo, Vitorchiano ospita un autentico Moai dell’Isola di Pasqua, unico nel suo genere fuori dall’isola stessa. Questo singolare monumento, scolpito nel 1990 da maestri artigiani provenienti da Rapa Nui, è un simbolo di amicizia tra Vitorchiano e l’Isola di Pasqua, e rappresenta un’attrazione imperdibile per la sua unicità.

Cosa fare nei dintorni di Vitorchiano

le peonie del Centro Botanico Moutan
Visita il giardino delle peonie, del Centro Botanico Moutan

Visitare il borgo seguendo il nostro itinerario può richiederti anche solo mezza giornata. Se perciò stai cercando anche cosa vedere nei dintorni di Vitorchiano, per completare la tua gita fuori porta al meglio, segnati assolutamente questi ultimi suggerimenti. Se sei amante delle escursioni e del trekking, Vitorchiano offre sentieri che permettono esplorazioni molto suggestive. Sono diversi i percorsi che si possono seguire, adatti a vari livelli di esperienza e di difficoltà: dai percorsi ad anelli, a quelli che conducono a Corviano, o alla Cascata Martelluzzo. Noi non abbiamo avuto modo di dedicarci al trekking a causa dell’orario, ma se dai un’occhiata ai siti specializzati puoi trovare tanti percorsi interessanti da seguire anche con visita guidata.

Altrimenti, se preferisci, puoi optare per altre due mete, entrambi facili da raggiungere e non impegnative.

La Valle delle Sculture

La Valle delle Sculture di Vitorchiano è una valle naturale, accessibile a piedi dalla piazza principale del centro storico e seguendo un sentiero, che ospita un piccolo parco ai piedi del borgo. Qui si possono ammirare diverse sculture in peperino, realizzate dagli artisti del posto, oltre che la splendida vista del borgo dal basso. Si tratta di una location piuttosto fotogenica, soprattutto di giorno.

Il giardino delle peonie di Vitorchiano

Il giardino delle peonie di Vitorchiano è invece un incantevole spazio verde dedicato alla coltivazione di queste affascinanti piante. Si trova presso il Centro Botanico Moutan, nelle vicinanze del borgo medievale, e offre una spettacolare fioritura in primavera, con una vasta gamma di peonie che variano per colore, forma e profumo. Non a caso, è il giardino di peonie più grande al mondo, al di fuori della Cina.

Aperto soltanto due mesi l’anno tra aprile e maggio (quelli appunto della fioritura), permette visite da mattina fino a sera, ad orario continuato. Al suo interno è possibile godere di una pausa presso il bar e il suggestivo ristorante con fontana, oppure rimanendo seduti su una delle tante panchine colorate. L’oasi ospita anche una chiesetta e un fontanile.

Insomma, Vitorchiano è una destinazione ideale per gli amanti della storia, della cultura e delle bellezze naturalistiche. Questo borgo medievale rappresenta un prezioso scrigno di tradizioni e bellezze da scoprire e da apprezzare praticamente in tutte le stagioni. Facendo inoltre parte dei borghi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, se lo visiti in estate ricordati di dare un’occhiata alla programmazione degli eventi firmati Estate nei Borghi. A noi non resta che augurarti una buona visita!

PUBBLICATO IL 23/07/2024

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Valeria Girardi

Dal cognome veneto e dal sangue marchigiano, sono nata e cresciuta a Roma. Giornalista e traduttrice, amo scrivere, raccontare e viaggiare. Sempre pronta a esplorare luoghi insoliti e non convenzionali, quando si tratta di partire non mi tiro mai indietro. I road trip, i viaggi in treno e le destinazioni immerse nella natura sono ciò che più preferisco.

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